Vogliamo organizzare le persone emarginate, a partire da chi è giovane, per convincerne 20.000 a lottare per una Genova per tutte e tutti: egualitaria e solidale.
Quando circa il 3,5% di una popolazione partecipa attivamente a una protesta è in grado di assicurare un profondo cambiamento politico. A Genova questo corrisponde a 20.000 persone.
È esattamente quanto è accaduto nel 2024 con la protesta contro il regolamento di Toti per edificare in aree inondabili: migliaia di persone in pochi giorni si sono mobilitate mandando mail alla regione, scendendo in piazza e firmando una petizione. Noi abbiamo vinto e Toti ha bloccato il regolamento: questa strategia funziona.
Per fare la differenza, però, non basta una vittoria e non basta mobilitarsi una volta. Da qui al 2027, anno delle prossime elezioni comunali, dobbiamo convincere queste 20.000 persone a partecipare attivamente, mobilitandosi ogni volta che serve.
Ci siamo dati alcuni obiettivi intermedi: da qui al 2025, anno delle regionali, ci concentreremo su due priorità: lavoro e spazi.
Non si tratta di eleggere una persona ma ottenere un cambiamento reale per le persone, a partire dall'impegno dal basso di tutte e tutti.
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I cattivi lavori, pagati male, precari e con carichi di lavoro insostenibili, alimentano le diseguaglianze tra le persone. Comune e Regione sono in grado di determinare, direttamente o indirettamente, l’offerta lavorativa. Vogliamo un sistema economico inclusivo, che garantisca buoni lavori.
Gli spazi, sia liberi sia edificati, sono un bene pubblico e una risorsa finita della città: la loro organizzazione definisce la forma del tessuto urbano e la vita dei cittadini. Vogliamo un ambiente urbano che dia le più ampie ed effettive opportunità di sviluppo personale, di vita collettiva e di partecipazione pubblica.
Abbiamo prodotto studi e ricerche, svelato la trappola dei cattivi lavori a Genova. Siamo scesi in piazza per costringere Bucci a pagare chi lavora nei grandi eventi, e ci siamo riusciti. Abbiamo bloccato il regolamento di Toti che avrebbe consentito di costruire anche in aree inondabili.
PERSONE COINVOLTE
MANIFESTAZIONI
FIRME RACCOLTE
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